Olio di Oliva Vergine, Raffinato, Lampante e Composto
Le varietà di olio di oliva che andremo a descrivere in questa pagina sono un po' particolari, principalmente perché quando si parla di vendita di olio d'oliva si fa riferimento, nella stragrande maggioranza dei casi, alla vendita di olio extravergine di oliva. L'olio d'oliva vergine infatti non ha un bacino di consumatori molto ampio e talvolta finisce nell'occhio del ciclone a causa delle pratiche commerciali sleali di produttori senza scrupoli che lo immettono sul mercato usurpando la denominazione di olio extravergine d'oliva.
Differenze tra olio vergine, raffinato, lampate e composto
L'olio d'oliva vergine si distingue dal più pregiato extravergine esclusivamente per il livello di acidità: mentre in quest'ultimo non deve superare lo 0,8%, l'olio vergine può arrivare ad un massimo del 2%. Generalmente questa caratteristica è influenzata principalmente dal grado di maturazione delle olive: se esse vengono frante quando ancora sono verdi o non completamente mature, l'acidità sarà bassa. Se invece si macinano delle olive già molto mature l'acidità si alzerà progressivamente. Naturalmente per la determinazione del livello di acidità entrano in gioco anche altri fattori, come l'abbondanza (o, all'estremo opposto, la scarsità) di precipitazioni o la cultivar d'oliva utilizzata.
Potrebbe sembrare una sottigliezza, ma è importante controllare sempre bene l'etichetta dell'olio d'oliva in vendita, perché la presenza o l'assenza di un semplice prefisso (cioè, extra) può significare molto in termini di qualità e contenuti nutrizionali e gustativi. L'olio d'oliva vergine è comunque tranquillamente commestibile e non necessita di ulteriori processi di lavorazione, a differenza invece del cosiddetto olio lampante. Esso, infatti, non è in sè e per sè commestibile ma deve essere sottoposto a trattamento in modo da correggerne il gusto e l'acidità che è molto alta e può superare anche il 3%. Da quest'olio, trattato con solventi chimici, si ottiene così l'olio d'oliva raffinato che viene utilizzato per dare origine agli oli d'oliva composti: essi non sono altro che il risultato di una miscelatura di olio vergine e olio d'oliva raffinato, che altrimenti non sarebbe commestibile da solo.
Quest'ultima tipologia di olio ha generalmente un'acidità non superiore all'1% ed una concentrazione massima di cere pari a 350 mg/kg (ben superiore al livello riscontrato nell'olio extravergine che, per essere considerato tale, deve mantenersi sotto i 250 mg/kg). Come è evidente sulla base di questa breve disamina, nell' acquisto di olio extravergine d'oliva se non si fa attenzione e se non si compra da venditori onesti, seri ed affidabili è possibile prendere il proverbiale granchio. Ciò è vero ancor di più quando si processo all'acquisto di olio online, quando non si ha la possibilità di toccare con mano il prodotto. Per questo motivo, abbiamo deciso di fare un po' di luce sui prodotti che è possibile trovare sul mercato, in modo da valorizzare le qualità del nostro olio extravergine di Sicilia che si distingue oltre che per la salubrità e per il gusto impareggiabile anche per la bassissima acidità.