Differenze tra tipi di Olio di Oliva: Extravergine, Vergine e di Sansa
A proposito dell'olio d'oliva si nota generalmente una certa mancanza di chiarezza, come testimoniano anche alcuni recenti fatti di cronaca che hanno coinvolto alcune note aziende che vendevano come olio extravergine dell'olio di qualità non proprio eccelsa. Poiché per noi la vendita di olio extravergine di Sicilia è, prima ancora che una questione commerciale e di profitti, soprattutto una missione che poggia su secoli di tradizione olivicola, è evidente che si rende necessario effettuare alcune basilari distinzioni. Ciò permetterà di guidare la clientela che vuole acquistare online dell'olio extravergine di Sicilia, rassicurandola sugli standard qualitativi dei prodotti proposti e decantandone le peculiarità.
Si fa presto a dire Olio d'oliva...
Ci rincresce notare che sono pochi i consumatori che sono al corrente del fatto che esistono varie tipologie di oli d'oliva. La distinzione in merito è di importanza così capitale che è stata oggetto persino di vari interventi legislativi da parte dell'Unione Europea. In particolare, con l'emanazione del Regolamento 1989/03, si è proceduto ad individuare attraverso una tabella i vari parametri che permettono di distinguere le varietà di olio e di difendere il consumatore che trova in vendita olio extravergine ma spesso non è grado di stabilire se esso è realmente tale. Nello specifico si parla di:
- Olio extravergine di oliva, quando viene ottenuto attraverso la procedura di estrazione effettuata esclusivamente con metodi meccanici e quando tale olio presenta un livello di acidità non superiore allo 0,8% ed un contenuto di cere pari a 250 mg/kg;
- Olio d'oliva vergine, per il quale valgono le stesse considerazioni fatte a proposito dell'olio extravergine ma con la differenza che l'acidità può raggiungere anche il 2%;
- Olio d'oliva lampante, che viene ottenuto con processi meccanici, ha acidità superiore al 2% e non è però destinato al consumo alimentare. Per questo motivo, l'olio d'oliva lampante viene sottoposto a processi di rettificazione attraverso sistemi fisici e chimici e, successivamente, alla raffinazione. L'olio ottenuto in questo modo viene denomincato Olio raffinato ed ha un'acidità molto bassa, non superiore cioè allo 0,3%;
- Olio d'oliva composto da oli d'oliva raffinati e oli d'oliva vergini, che ha un'acidità non superiore all'1% e contenuto di cere massimo di 350 mg/kg;
- Olio di sansa di oliva greggio, che viene ottenuto attraverso l'estrazione dalle sanse con l'uso di solvente e ha un contenuto di cere superiore ai 350 mg/kg;
- Olio di sansa raffinato, che a differenza dal precedente ha acidità non superiore allo 0,3% e viene ottenuto tramite processi di raffinazione;
- Olio di sansa di oliva, che ha un livello di acidità superiore rispetto al precedente (cioè al massimo dell'1%).
Come noterete, un valore fondamentale da tenere d'occhio al momento dell'acquisto di olio extravergine è la percentuale di acidità, un'informazione che generalmente viene inserita sull'etichetta della confezione.
Inoltre, una categoria a parte, ma molto rilevante, è rappresentata dal cosiddetto olio d'oliva biologico. Per legge, si definisce tale, infatti, l'olio prodotto utilizzando una percentuale del 95% (in peso) di olive ottenute da alberi coltivati secondo i principi dell'agricoltura biologica (sono ad esempio tassativamente proibiti i cosiddetti OGM). Come potete notare, conoscere bene quale olio extravergine è in vendita e la sua origine non è difficile, ma è importante prestare attenzione in modo tale da comprendere anche la bontà del proprio acquisto e la serietà delle aziende che operano nella vendita di olio siciliano.